"Au Revoir Totò". Martedì e mercoledì, alle 21, omaggio d’autore con un concerto-spettacolo, dedicato a Antonio De Curtis, di Giacomo Vitale e Anna Rita Merito, per la rassegna “I Comici”. Liliana De Curtis, figlia dell’immortale comico partenopeo, mercoledì sera al Gesualdo per l’imperdibile appuntamento con i sorrisi e la comicità di una rassegna all’insegna del successo di pubblico e critica al Massimo del capoluogo irpino.
La mattina del 27 alle ore 10,00 lo spettacolo sarà rappresentato per le Scuole nella Rassegna Scuole a Teatro, primo appuntamento. Presi d’assalto i botteghini dalle scuole per assicurarsi il proprio posto in platea per assistere alla nuova sensazionale produzione dell’Istituzione teatrale Carlo Gesualdo. In scena per l’occasione il più celebre e grande Pulcinella in attività. Sarà infatti Bruno Leone ad interpretare sulle tavole del Comunale l’intramontabile antieroe farsesco e comico partenopeo. Ma non solo. Ritmi e musiche dell’area vesuviana con voce e tamburi del celebre Marcello Colasurdo.
In scena ad accompagnare la cantata scenica in due atti i talentuosi bambini del Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Gesualdo.
«Lo spettacolo- concerto Au revoir Totò, di Giacomo Vitale e di Anna Rita Merico – dichiara la presidente del Cda del teatro Gesualdo, Maria Grazia Cataldi - per il valore culturale dell’iniziativa, dando al termine cultura il suo significato più ampio ed attuale, nella stagione in corso figura sia nel cartellone della Rassegna Comici, sia nel progetto per le Scuole a Teatro.
Adulti e bambini, compresi nella fascia d’età fra i 6 e i 13 anni, potranno così vivere insieme a noi il piacere di conoscere, attraverso la musica e la poesia e rivedendo qualche scena di alcuni dei suoi film più belli, un volto inedito di un attore straordinario, nel quale, forse, solo Pasolini riuscì a cogliere i tratti di un’ “umanità libera e innocente».
E in scena tutta la strepitosa carica artistica ed emozionale del coro di Voci Bianche del Teatro “Carlo Gesualdo”, diretto da Cinzia Camillo, che faranno rivivere per noi sul palcoscenico del Gesualdo il ricordo di Totò attraverso le sue poesie e le sue canzoni, mentre la presenza di un tenero Pulcinella sta a sottolineare i tratti comuni, a volte ironici, a volte dolenti, scanzonati e riflessivi ad un tempo, che sono poi l’essenza del popolo napoletano, di cui entrambi rappresentano per tutti un simbolo.
«Un messaggio di speranza sul finale – conclude la Cataldi -, quando, sulle immagini di Totò e Ninetto Davoli che, nel film “Uccellacci uccellini” di Pasolini, dalla discarica di rifiuti in cui si sono ritrovati, guardando in alto scoprono il cielo e le nuvole, il coro dei bambini eleva un canto dolce e sommesso, sul quale gli adulti intonano una preghiera per la rinascita della città che Antonio De Curtis ebbe sempre nel cuore».